Thursday 21 July 2011

Nijinsky and Diaghilev

How exciting: A new play about Nijinsky and Diaghilev called Rattigan’s Nijinsky. Rattigan is said to have described the dancer and impresario as "the two most famous lovers since Romeo and Juliet”. According to the piece in yesterday's Indie, Rattigan was blackmailed by Nijinsky's widow, Romala Nikinsky, into withdrawing a screenplay commissioned by the BBC in 1974 and Nicholas Wright’s new play explores this. Journalist Paul Taylor wonders why Rattigan, who had never written openly about gay male relationships before, decided he would write about Nijinsky and Diaghilev when Romala was still alive, adding (in brackets) that “(since her husband's death, Romola had somehow managed to become both intensely homophobic and a practising lesbian)”. I wonder if Rattigan knew that (it’s not that uncommon an occurrence) and, if so, exactly what it was that he knew about her and how she would react to his script?

Sunday 17 July 2011

La Teta Asustada

Ha qualcuno visto il film La Teta Asustada ? Non avevo mai sentito di questo film fino alla settimana scorsa quando lo vedevo in un cinema tedesco. In tedesco si chiama Eine Perle Ewigkeit ed in inglese The Milk Of Sorrow (non sono traduzioni l’uno dell’ altro).

Che fortissimo questo film. Claudia Llosa (il direttore) rende una bellezza triste di un pease che non conosco - Peru. E Magaly Solier (chi interpreta Fausta – la protagonista) e’ meravigliosa. Un film profondo. C’era una donna nel cinema che doveva uscire perche non poteva risparare bene dopo comincava la storia trista di Fausta – una ragazza che fosse nato dopo il stupro della sua mamma durante il terrismo all’inzio degli anni ottanta. Pensando di proteggersi contro lo stesso destino, Fausta porta una patata dentro il suo sesso che le causa tanti problemi medicali e psicologici. La trama del film riguarda la morta della mamma di Fausta e la determinazione di Fausta a pagare per la sua sepoltura e portarla al suo villaggio ancestrale. Fausta prende un lavoro come domestica per una pianista chi ha abbastanza soldi e abbastanza collera a gettare un pianoforte fuori della sua finestra se le cose non vanno come vuole. Quando la pianista sente Fausta cantando, le dice che possa avere una perla dalla sua collana ogni volta che canti. Ma la pianista rompa quest’ accordo con Fausta. Lei esegue una canzone di Fausta davanti un teatro pieno di gente, senza chiedando Fausta per la sua permissione. « Tutto Lima era li, » la pianista dice nel tassi dopo la rappresentazione. Fausta, viso orgoglioso, dice, « Te e’ piacuto, no?» La pianista ordina Fausta di uscire della macchina.

Da questo punto, succedono alcune cose inspiegabili.

Fausta ritorna alla casa della pianista e trova le sue parle nella sua camera di letto. Le trova per terra. Ma perche erano li ? Dove era la pianista ? E cosa succede quando la pianista vedeva che non c’erano piu’?

Dopo questo, Fausta sveine nella strada a causa della sua maladia (la patata). Il giardinere di casa della pianista (un amico di Fausta) la trova per strada. Ma come sapeva che era la? Lei stava seguendo o qualcuno gli diceva ? Una coincidenza?

Alla fine del film Fausta ha l’operazione di togliere la patata dal suo sesso e vediamola nel carro di suo zio, portando il corpo della sua mamma fuori Lima al suo paese ancestrale. Quando Fausta vede il mare nella distanza, scende dallo carro e porta il cadavere della sua mamma al di la’ del deserto verso il mare. Benche il suo cadavere sia stato imbalsamato e coperto, dovesse stato scomodissimo per Fausta a portarla cosi dopo al meno un mese di decomporre. Per me questo era la giustapposizione ultima del film – l’imagine cinematografica del deserto, del mare, di Fausta e il suo fagotto sulla sua schiena (tutto quello che porta una bellezza triste) contro la realta’ (che non spieghero’ qua ma che potresti immaginare).